Terremoto in Alaska il 29 luglio 2021. Scossa di M 8.2 (aggiornata poi a M 7.9)

RILEVANTE TERREMOTO NELLE ALEUTINE ORIENTALI (ALASKA), CON ALLERTA TSUNAMI, POI RIENTRATA.

Dopo la prima scossa di M 7.9 avvenuta alle h. 22:15 (ora locale) a una profondità di 46.7 Km ,si sono verificate numerose scosse di assestamento da M. 6.2 , 5.6…

Punti-evento, ossia i luoghi e i momenti in cui cambia il corso della storia

Punto-evento spazio-temporale e culturale

di Marisa Grande

“Il corso della storia a volte è posto di fronte ad una biforcazione spazio-temporale che la fa scorrere in un senso differente rispetto a quello precedente. Ciò avviene in determinati momenti, quando si verificano dei punti-evento che impongono di procedere in una direzione anzichè nell’altra, di intraprendere nuove forme di linguaggio anzichè perseverare sulla via tracciata da quelle note, anche se consolidate per essere state imperanti a lungo nel tempo.

La biforcazione della storia si prospetta, quindi, quando si giunge ad un bivio -sociale e culturale- che implica il dover necessariamente operare una scelta, malgrado vi sia la consapevolezza che le incognite del futuro, che si possono già manifestare immediatamente dopo il superamento di quel passaggio obbligato, possano produrre ripercussioni che incidono non sempre positivamente sulla vita di ogni singolo individuo e di quella dell’intera umanità…

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Anxa.it

Prima Pagina maggio-giugno 2021

XVIII Seminario internazionale interdisciplinare di Psicologia, di Psicoterapia e Letteratura – NAPOLI

XVIII Seminario internazionale interdisciplinare di Psicologia, di Psicoterapia e Letteratura – NAPOLI

XVIII Seminario internazionale interdisciplinare di Psicologia, di Psicoterapia e Letteratura – NAPOLI

12 Luglio 2021https://www.facebook.com/plugins/like.php?href=https://www.corrieresalentino.it/2021/07/xviii-seminario-internazionale-interdisciplinare-di-psicologia-di-psicoterapia-e-letteratura-napoli/&layout=button_count&show_faces=false&width=105&action=like&colorscheme=light&height=21Share

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XVIII Seminario internazionale interdisciplinare di Psicologia, di Psicoterapia e Letteratura - NAPOLI - Corriere Salentino

Si è concluso nella serata dell’11 luglio 2021, nella sede del CISAT (Centro Italiano Studi Arte-Terapia) cisat@centrostudiarteterapia.org di Via Bernardo Cavallino, 89 “la Cittadella” – Napoli, dopo un serrato ritmo di due giorni (10-11 luglio 2021) durante il quale si sono succeduti – “in presenza” e “a distanza” – oltre quaranta relatori italiani e stranieri, il XVIII Seminario internazionale interdisciplinare di Psicologia, di Psicoterapia e Letteratura.Link Sponsorizzato

Organizzato dal CISAT, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Napoli e con il Libero Istituto Universitario per Stranieri “Francesco De Sanctis” (LIUPS), il Seminario era rivolto elettivamente a psicoterapeuti, psicologi, psichiatri, pedagogisti, arte terapeuti, letterati, scrittori e artisti:

“… esso, infatti, a partire dalla dizione del titolo, intendeva affrontare trasversalmente, secondo uno spettro estremamente ampio ma mai generico, le questioni – tanto antiche quanto affascinanti e quanto mai in fieri – della creatività e dell’uso dell’arte – nelle sue varie forme: dalla poesia alla narrativa, dalla pittura alla scultura alla fotografia… alla musica in psicoterapia, sia come vero e proprio ed autonomo strumento terapeutico, sia come prezioso ausilio ad altri metodi e tecniche di indagine e di cura; nonché i rapporti e le intersezioni – anch’essi assai antichi e consolidati – fra arte e psicologia”.

A conclusione dei lavori, il Seminario si è rivelato essere, secondo le aspettative degli stessi Organizzatori, “un’eccellente occasione di confronto e di scambio di opinioni e metodologie fra specialisti di diverse discipline ed artisti, avendo fatto il punto non soltanto sullo ‘stato delle cose’, ma anche sulle prospettive future delle ‘psicoterapie d’avanguardia’, a cominciare, naturalmente, dall’arteterapia e dalle scuole ad essa vicine”.

Vi ha partecipato con una relazione dal titolo “La creatività e le vie dell’arte come risorse per il futuro la prof.ssa Marisa Grande di Lecce, fondatrice del Movimento “Synergetic-art”, rientrante nella categoria degli artisti, nella duplice veste di insegnante volta a sollecitare lo sviluppo della creatività durante la sua quarantennale attività didattica nelle Scuole Medie di Primo e di Secondo Grado.

  • In particolare, nella didattica, ha innovato su licenza ministeriale i Programmi del Disegno e Storia dell’Arte sia nell’Istituto Magistrale di Gallipoli e sia nel Liceo Scientifico “De Giorgi” di Lecce (dove ha svolto ventidue anni della sua carriera prima del pensionamento). In ambito psicologico, collaborando all’attività svolta nel Liceo dal “Laboratorio di Psicologia” del Centro Gestalt di Lecce, ha avviato attività extracurricolari per gli studenti, ai fini di favorire lo sviluppo armonico tra la razionalità, propria della scienza, e la creatività propria dell’ arte.

Inoltre, su incarichi ministeriali e dell’Associazione pedagogica ASPEI di Lecce, è stata saltuariamente impegnata anche nella formazione e nell’aggiornamento degli insegnanti di Disegno e Storia dell’Arte.

  • Nella propria attività artistica – la Synergetic art, è impegnata da cinquanta anni negli ambiti relativi alla pittura, alla scultura, all’arte applicata…alla poesia e alla saggistica.

Si riporta di seguito il riassunto dell’intervento proposto da Marisa Grande per il XVIII Seminario internazionale interdisciplinare CISAT di Psicologia, Psicoterapia e Letteratura:

“La creatività e le vie dell’arte come risorse per il futuro”

Marisa Grande

Movimento culturale Synergetic art

https://synergeticart.wordpress.com

“Il bene immateriale della creatività e una risorsa da valorizzare all’interno di percorsi di vita le cui sfide naturali e sociali richiedono continui e mirati adattamenti.

L’arte ci dimostra da migliaia di anni che la creatività supera ogni barriera comunicativa, geografica e culturale, destinandola, perciò, a essere una preziosa risorsa del presente e del futuro dell’umanità, mezzo per reinventare scenari di vita migliori rispetto a quelli attuali.

Quale strumento orientato a scopi terapeutici, la creatività, in quanto dinamico processo organizzativo delle facoltà cognitive ed emozionali dell’essere umano, rientra in molti studi del comportamento dei singoli e di gruppi di individui. Rappresenta un campo d’indagine anche in quei settori della scienza interessati a rilevare le dinamiche avviate dal cervello, dalla mente, dall’intelletto per accedere alla conoscenza di sé, dell’universo e dei sistemi complessi in esso contenuti. La creatività risulta essere elemento centrale, potenziale unificante per le neuroscienze e le psico-scienze.

Per questi motivi, la sollecitazione e l’educazione all’espressione creativa, attingendo agli esempi che hanno permesso l’espressione artistica nelle sue molteplici vie, può essere strumento efficace per condurre l’individuo o il gruppo d’individui a sentirsi “soggetto attivo”, agente consapevole nel difficile compito di apportare le condizioni necessarie a raggiungere stati di equilibrio all’interno di un universo di sistemi dinamici in evoluzione e in condizioni di equilibrio sempre instabile e precario.

L’essere umano, in quanto “sistema complesso pensante” trova nella razionalità, nell’intelligenza, nel pensiero divergente e nella creatività i mezzi per determinare “punti-evento” coerenti con le energie degli estesi campi vibrazionali e di coscienza universale, dei quali l’organismo vivente è privilegiata parte integrante e attivamente interagente.”

SEMINARIO CISAT- NAPOLI 10-11 LUGLIO 2021

Riassunto dell’intervento svolto in data 11 luglio 2021 da Marisa Grande al XVIII Seminario internazionale interdisciplinare CISAT di Psicologia, Psicoterapia e Letteratura:

“La creatività e le vie dell’arte come risorse per il futuro”

Marisa Grande

Movimento culturale Synergetic art 

https://synergeticart.wordpress.com 

“Il bene immateriale della creatività è una risorsa da valorizzare all’interno di percorsi di vita le cui sfide naturali e sociali richiedono continui e mirati adattamenti.

L’arte ci dimostra da migliaia di anni che la creatività supera ogni barriera comunicativa, geografica e culturale, destinandola, perciò, a essere una preziosa risorsa del presente e del futuro dell’umanità, mezzo per reinventare scenari di vita migliori rispetto a quelli attuali.

Quale strumento orientato a scopi terapeutici, la creatività, in quanto dinamico processo organizzativo delle facoltà cognitive ed emozionali dell’essere umano, rientra in molti studi del comportamento dei singoli e di gruppi di individui. Rappresenta un campo d’indagine anche in quei settori della scienza interessati a rilevare le dinamiche avviate dal cervello, dalla mente, dall’intelletto per accedere alla conoscenza di sé, dell’universo e dei sistemi complessi in esso contenuti. La creatività risulta essere elemento centrale, potenziale unificante per le neuroscienze e le psico-scienze.

Per questi motivi, la sollecitazione e l’educazione all’espressione creativa, attingendo agli esempi che hanno permesso l’espressione artistica nelle sue molteplici vie, può essere strumento efficace per condurre l’individuo o il gruppo d’individui a sentirsi “soggetto attivo”, agente consapevole nel difficile compito di apportare le condizioni necessarie a raggiungere stati di equilibrio all’interno di un universo di sistemi dinamici in evoluzione e in condizioni di equilibrio sempre instabile e precario.

L’essere umano, in quanto “sistema complesso pensante” trova nella razionalità, nell’intelligenza, nel pensiero divergente e nella creatività i mezzi per determinare “punti-evento” coerenti con le energie degli estesi campi vibrazionali e di coscienza universale, dei quali l’organismo vivente è privilegiata parte integrante e attivamente interagente.”

LA YATROMUSICA O MUSICA TERAPEUTICA

OGNI ANNO, CON LA RICORRENZA DEL 29 GIUGNO DEI SANTI PIETRO E PAOLO, SI RISCOPRE L’ANTICA TRADIZIONE DI RELIGIOSITA’ MINORE RIFERITA ALLA GUARIGIONE DELLE DONNE AFFETTE DA UNA SINDROME NEUROLOGICA, CORRELATA ALL’ANTICO TENORE DI VITA DELLE CONTADINE ESPOSTE AI PERICOLI DELLE CAMPAGNE E PSICOLOGICA, DELLE GIOVANI SPOSE ESPOSTE AL GIUDIZIO DELLE COMUNITA’ ACQUISITE CON IL MATRIMONIO.

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Cultura

All’origine della musica terapeutica salentinaCultura

All’origine della musica terapeutica salentina

di Marisa Grande

9 Luglio 2020

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All’origine della musica terapeutica salentina

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All'origine della musica terapeutica salentina - Corriere Salentino

La vita di tutti gli esseri viventi dipende dal moto sincronico intercorrente tra la Terra, in rotazione sulla sua orbita e soggetta alle forze dei campi gravitazionali ed elettromagnetici, e il Sole.

L’attività solare è determinata dalle dinamiche elettromagnetiche generate dal suo campo magnetico, i cui cicli incidono anche sull’attività del campo magnetico terrestre da cui dipendono i moti delle geo-masse e la vita degli esseri viventi. La dinamica naturale della Terra, concernente il moto di rivoluzione intorno al Sole e il moto di rotazione oscillante intorno al suo asse magnetico, determina le quattro stagioni annuali, separate da due equinozi e da due solstizi.

Attualmente si rinnovano in forme folkloristiche gli antichi rituali che celebravano le ricorrenze dei giorni di passaggio stagionale, che anticamente si attendevano con trepidazione in quanto le intensificate oscillazioni dell’asse terrestre potevano indurre fenomeni elettromagnetici intensi che turbavano la normale attività vibrazionale del pianeta.

Le onde elettromagnetiche caotiche possono, infatti, provocare instabilità ambientale, con modificazioni geofisiche dovute a terremoti, a maremoti, a frane… oltre che a fenomeni atmosferici perturbati. Possono anche interferire con il campo biomagnetico degli esseri viventi modificando le loro condizioni di benessere psico-fisico individuale e collettivo.

La “yatromusica” antica forma di intervento terapeutico per l’equilibrio psicofisico

È noto che nell’antica Grecia, per ottenere la guarigione da varie patologie, era necessario trascorrere dormendo almeno una notte nel tempio dedicato ad Asclepio, il più antico luogo di cura e di guarigione. Tale forma terapeutica aveva il suo precedente storico in antichi rituali, nei quali si applicavano varie tecniche per indurre uno stato di trance o un “sonno catartico”.

Una di queste tecniche applicate nelle pratiche di guarigione con metodi naturali era la musica, che nella forma primordiale spontanea era espressa con un ritmo derivato dal battito cardiaco, ottenuto tramite la percussione con primitivi strumenti litici.

Una forma più evoluta di musica terapeutica rituale veniva praticata in grotta già nel Paleolitico inferiore, come attesta un flauto in osso risalente a 40.000 anni fa, rinvenuto in Germania

Oggi sappiamo, in linea con tali arcaiche credenze, che le modulazioni delle note musicali possono sviluppare giuste risonanze armoniche, rendendo coerenti e benefiche le linee di flusso elettromagnetico. Emesse, invece, con note dissonanti in stato caotico possono influire negativamente anche sul campo biomagnetico degli esseri viventi.

Condizioni di risonanze armoniche si potevano ottenere con la modulazione della voce, con i movimenti corporei ripetitivi, oltre che con il suono ritmico degli strumenti musicali.

Anticamente amplificando le vibrazioni sonore, danzando in cerchio intorno al fuoco, ad un pozzo, intorno ad un menhir o all’interno di circuiti sacri megalitici, con l’intento di equilibrare le onde di flusso del campo magnetico terrestre, intendevano esplicare pratiche terapeutiche rituali, proprie di una conoscenza ritenuta sacra, che curavano tanto lo stato della Terra, quanto quello dei suoi abitanti.

Le naturali facoltà percettive dell’uomo arcaico sono andate sempre più affievolendo e tale antica conoscenza naturale è ritenuta oramai dispersa, sostituita oggi da strumenti sofisticati che permettono di monitorare lo stato dell’attività vibrazionale dei campi elettromagnetici che interessano gli equilibri del rapporto sincronico intercorrente tra il Sole e la Terra.

Agli inizi dell’era della scienza, tuttavia, le pratiche di medicina arcaica furono integrate nelle conoscenze di fisica, di chimica e di musica, pur mantenendo la caratteristica di distinte discipline aventi finalità terapeutiche, essendo denominate: yatrofisica, yatrochimica, yatromusica…, dove il suffisso “yatro”fa riferimento proprio alla loro specifica operazione curativa.

La musica terapeutica tramandata nel Salento, come pratica di religiosità minore, è stata applicata con successo sulle “tarantate” ancora fino agli anni Novanta del XX secolo, prima di confluire nella musica popolare avente diverse e più amene finalità.

In vari ambiti religiosi, antichi e attuali, ancora oggi la musica basata sulla conoscenza dell’antica yatromusica crea suoni celestiali, poiché sviluppa ricercate vibrazioni armoniche coerenti. Molti luoghi sacri, soprattutto antichi, furono concepiti infatti in modo che le note musicali potessero interagire beneficamente con quelle strutture architettoniche proporzionali e armoniche, geometrie sacre, cristallizzazioni ridotte del cosmo, nelle quali veniva applicato il rapporto aureo phi.

Il phi = 1.628 è il numero irrazionale che presiede a tale rapporto, che è riscontrabile in natura nei ritmi di crescita delle piante e di altri esserti viventi, in quanto la doppia evolvente del loro DNA si sviluppa proprio in relazione al ritmico rapporto sincronico intercorrente tra il Sole e la Terra.

Per approfondimenti:

– Marisa Grande, In armonia con le frequenze della terra -Scienza e conoscenza n.36 aprile/maggio 2011

– Marisa Grande, Il tarantismo, Anxa n. 63, maggio-giugno 2013

– Marisa Grande, Danzimania, tarantismo e pratiche terapeutiche, Anxa n. 64, luglio-agosto 2013

–  Marisa Grande, Antiche pratiche di armonizzazione, Anxa n. 65, settembre-ottobre 2013

–  Marisa Grande, Aspetti socioculturali del tarantismo –tra storia, tradizione e mito- 17-19-24 giugno 2019, in:

http://www.belsalento.altervista.org

Onde gravitazionali – buchi neri – stelle di neutroni

Marisa Grande – Multiverso, olio su tela 2010

Marisa Grande – Modulazioni cosmiche, Olio su tela , 2007
Marisa Grande, Riflessioni (part.), olio su tela 1989 (collez.privata)

SONO STATE ULTIMAMENTE PUBBLICATE LE IMMAGINI VIRTUALI RISERVATE DI DUE SEGNALI DI ONDE GRAVITAZIONALI EMESSE DAI BUCHI NERI CHE INGOIANO STELLE DI NEUTRONI, RILEVATI IN GENNAIO 2020

Onde gravitazionali da buchi neri fusi con relitti di stelle

Sono stati identificati con i codici GW200105 e GW200115 i due segnali, captati il 5 gennaio 2020 e 15 gennaio 2020, provenienti da una regione molto affollata e caotica dell’Universo, che hanno registrato l’emissione delle onde gravitazionali prodotte dalla fusione tra due piccole e pesantissime stelle di neutroni e i buchi neri che le hanno divorate rispettivamente 900 milioni di anni fa e un miliardo di anni fa.

I due segnali sono stati ricevuti in contemporanea da tre rilevatori di onde gravitazionali funzionanti come unica antenna planetaria, posizionati in Italia, in America e in Giappone.

  • In Italia è il rilevatore europeo Virgo, installato a Cascina (Pisa) dall’Osservatorio Gravitazionale Europeo (Ego), finanziato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dal Consiglio nazionale delle ricerche francese (Cnrs).
  • In America sono i due rivelatori di Advanced Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory), che si trovano a Livingston (Louisiana) e a Hanford (Stato di Washington).
  • In Giappone è Kagra (Kamioka Gravitational Wave Detector).

I due “cinguettii cosmici” sono descritti sulla rivista The Astrophysical Journal Letters e rientrano nei programmi dell’astronomia multimessaggera, che possono essere svolti dai super rilevatori installati a seguito della scoperta delle onde gravitazionali del 2016

Le immagini riservate possono essere visionate in:

https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/index.shtml

MODELLI POSSIBILI

NELL’ARTE SI POSSONO IPOTIZZARE MODELLI DI “UNIVERSI POSSIBILI” FACENDO LEVA SULLE FACOLTA’ DELL’ESSERE E SULLA ORGANIZZAZIONE META-COGNITIVA DELL’INDIVIDUO

LE FACOLTA’IMPONDERABILI E LE META-COGNIZIONI DEL SUPER-EGO

ATTRAVERSO LE SUE FACOLTA’ CHE PLATONE AVEVA CHIAMATO META-EMPIRICHE L’ESSERE UMANO PUO’ ELEVARE LO SPIRITO FINO ALLE DIMENSIONI COSMICHE, SVILUPPARE L’INTUITO CHE GLI PERMETTE DI FORMULARE IPOTESI AVANZATE INTORNO ALL’UNIVERSO NON VISIBILE O CREARE DELLE IMMAGINI VEROSIMILI.

QUANDO, NELLA RICERCA DELLA VERITA’ (SCIENTIFICA, MORALE, RELIGIOSA…) L’UOMO SI TROVA DI FRONTE ALL’IMPONDERABILE, AL MISTERO IRRIDUCIBILE ALLE SPIEGAZIONI RAZIONALI, PUO’ FAR RICORSO ALLE SUE FACOLTA’ META-COGNITIVE CHE EMERGONO QUANDO LA “COSCIENZA INDIVIDUALE”, LA “COSCIENZA COLLETTIVA” E LA “COSCIENZA COSMICA”-SECONDO IL LINGUAGGIO DELLA PSICANALISI JUNGHIANA – SI FONDONO E SI SUBLIMANO NEL“SUPER-EGO”.

IL METODO SCIENTIFICO DIFINITO ●“RIDUZIONISTA”, SE PERMETTE DI VALUTARE IN TERMINI FISICI LA PRESENZA DELLA VITA NELL’UNIVERSO, PONE GLI SCIENZIATI DI FRONTE ALL’IMPOSSIBILITA’ DI UNA VALUTAZIONE IN TERMINI SOLO FISICO-BIOLOGICI DOVENDO INCLUDERE TUTTE LE FACOLTA’ IMPONDERABILI E PECULIARI DELL’ESSERE UMANO , QUALI:

L’INTELLIGENZA, L’AUTOCOSCIENZA, LA CONSAPEVOLEZZA, L’INTUIZIONE, LA CREATIVITA’, LA SPIRITALITA’…, OSSIA TUTTE QUELLE POTENZIALITA’ CHE PERMETTONO L’ESPRESSIONE DEI MOTI DELL’ANIMA, DA CUI DERIVANO LE DINAMICHE NEUROLOGICHE E PSICHICHE DEGLI INDIVIDUI.

APRILE 2016, IN OCCASIONE DELLE SCOPERTA DELLE ONDE GRAVITAZIONALI

Pubblicato su 13 aprile 2016 da synergeticart

Da: Henri Poincarè, “Le valeur de la science” – Flammarion, Paris 1905:

«Lo scopo della nostra attività dovrebbe essere la ricerca della verità, che è il solo fine meritevole per tali sforzi. A volte, però, la verità ci spaventa […] E tuttavia la verità non andrebbe temuta, perchè essa è bella. Quando parlo qui della verità, intendo senza dubbio riferirmi alla verità scientifica ma mi riferisco anche alla verità morale, di cui ciò che chiamiamo giustizia è un singolo aspetto. Potrebbe sembrare che, così facendo, io stia usando impropriamente le parole, che stia unendo sotto lo stesso nome due cose che non hanno nulla in comune; che la verità scientifica, che è dimostrata, non possa in alcun modo essere accostata alla morale, che è sentita. E tuttavia io non posso separarle, e chi ama l’una non può fare a meno di amare anche l’altra[…] Per trovare l’una, così come per trovare l’altra, è necessario affrancare completamente la propria anima dal pregiudizio e dalla passione, è necessario raggiungere l’assoluta sincerità. Questi due tipi di verità, una volta scoperti, ci procurano la medesima gioia; l’una e l’altra, quando vengono apprese, brillano del medesimo splendore, uno splendore tale che per vederlo dobbiamo chiudere gli occhi[…] Entrambe, infine, ci attraggono e ci sfuggono; esse non sono mai qualcosa di immobile; quando crediamo di averle raggiunte, scopriamo di dover avanzare ancora, e colui che le insegue è condannato a non conocere mai riposo». .

Movimento culturale Synergetic art