La regolarità geometrica implicita nella natura caotica

L’interesse che si è creato in questi giorni intorno alla città di Catania, colpita da un violento nubifragio dovuto alla cella perturbativa dell’uragano mediterraneo, richiede un approfondimento sulle dinamiche di eventi interconnessi, aventi come denominatore comune l’elettromagnetismo irradiato dai centri di celle geodetiche circolari espanse in bolle di energia termica, che si manifesta con fenomeni magmatici, sismici e atmosferici (Marisa Grande).

Tempo di riflessione per il rinnovamento in vari settori – Parte II

Cultura

Tempo di riflessione, artigianato di qualità

di Marisa Grande

28 Ottobre 2021

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Il tempo della riflessione permette di potersi immergere in sé stessi e di sviluppare capacità espressive individuali dettate dalla propria formazione culturale, ma anche da quei moventi inconsci che compongono il DNA psichico, derivati ad ognuno dalla cultura stratificata nel tempo nell’inconscio individuale e collettivo.

Una iniziativa esemplare per il resoconto di atteggiamenti e operazioni attivate in risposta alle forzate limitazioni dovute alla pandemia Covid 19 ci è stata offerta dall’Associazione Auser di Poggiardo, la cui presidente prof.ssa Antonietta De Gabriele ha curato la mostra di “Creativi durante la pandemia”, allestita nel mese di ottobre presso il locale Liceo Artistico.

I creativi presenti in mostra, che nella vita esercitano attività diverse da quelle artistiche, hanno esposto le loro opere a testimonianza della loro risposta positiva e propositiva alle forzate limita­zioni dei rapporti con il mondo esterno.

Si distinguono, con le loro creazioni, talenti spesso sopiti per la carenza di tempo libero, compresso dalla rapida sequenza di momenti che si rincorrono incessantemente per scandire le frenetiche vite di ognuno, ma che in particolari momenti può essere anche dilatato, per dare spazio alla riflessione e all’elaborazione dei pensieri profondi, per premettere di svolgere operazioni certosine, particolareggiate, minuziose…, orientate a comporre manufatti, che già per questo, divengono preziosi.

Il tempo della riflessione è quello che si addice meglio ai salentini, quello che ha permesso loro di trarre le lezioni migliori dai popoli che hanno tracciato la millenaria storia del territorio.

Emergono, perciò, quando il tempo permette di potersi immedesimare in sé stessi, capacità espressive individuali consone alla propria preparazione culturale, ma che unite ai dettati emozionali generano espressioni prossime agli esempi della stratificata cultura salentina, che si esprime ampiamente con le varie forme di artigianato di qualità: tessitura, ricamo, intreccio di piante acquatiche, attrezzi in legno, modellismo, cartapesta, ornamenti vari con esempi di gioielleria ispirata a quella storica locale, oltre che opere scultoree e pittoriche, che oltrepassano i limiti della produzione artigianale per approdare nelle forme d’arte, naturalistica e realistica, secondo i dettati di una tradizione attenta a tutti gli aspetti della società.

Ed è in questa direzione di recupero di valori autentici appresi attraverso la storia del territorio, ma rinnovati alla luce delle sollecitazioni che provengono ai giovani da un adeguato aggiornamento su forme e tecniche innovative e di più ampio respiro culturale, nazionale e internazionale, che è anche orientata la didattica applicata nel Liceo artistico locale, istituito negli Anni Settanta per svolgere la funzione di Polo culturale specifico per la produzione artistica del Basso Salento.

Prossimamente per iniziativa della stessa Associazione Auser, avente finalità filantropiche e culturali, nella stessa Poggiardo si svolgerà un Convegno-dibattito incentrato sulle problematiche del territorio in vista degli incalzanti e diffusi cambiamenti climatici.­

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Tempo di riflessione -Parte I

di Marisa Grande

24 Ottobre 2021

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Marisa Grande, Nucleo galattico – olio su tela 2008, (Collezione privata – Lecce)

Vi era già la convinzione che esistesse un tempo universale, ai fini di una comunicazione interpersonale ufficiale, quello che è sancito dagli orologi al cesio, che per la loro precisione richiedono anche un’aggiustatina annuale per stare dietro a un tempo che è convenzionale per noi umani e che ha la caratteristica di essere proiettato solo in avanti, secondo una freccia che lo fa scorrere irreversibilmente solo verso il futuro.

Poi ci sono dei momenti memorabili nella vita di ognuno, quelli che ci danno la percezione che il tempo si fermi per farci assaporare sensazioni da non dimenticare, così come, all’opposto, ci sono momenti in cui sembra che il tempo voglia correre insieme a noi per scappare da situazioni sgradevoli, quelle da dimenticare… e se fosse possibile da annullare, azzerando tutto per poter ricominciare.

Una sensazione simile l’ha vissuta l’intera umanità con la pandemia da Covid 19, che ha rappresentato uno spartiacque, una cesura, una frazione di tempo da stralciare e da racchiudere in una bolla, per poterlo osservare scorrere e passare, rimanendo noi all’esterno della bolla infetta, al riparo dagli spettri della sofferenza e della morte.

Per consolarci della inesorabilità delle sorprese negative che ci riserva il tempo convenzionale delle frecce cosmica e fisica, possiamo ricorrere ad una concezione personale di tale fattore essenziale per la vita, quella dettata dalla personale freccia psicologica. Tale concezione del tempo ci è amica, si dimostra arrendevole ai nostri bisogni, si dilata e si contrae a nostro piacimento e a volte può invertire la direzione unilaterale e andare indietro, per farci rivivere i momenti che privilegiamo, che ci appartengono, che ci gratificano e ci rinfrancano da quelli che incalzano procedendo sempre in avanti verso un futuro ignoto nel quale aumenta l’entropia dei sistemi.

Incalzante è stato il tempo della pandemia che ha coinvolto l’intera umanità, incapace di rincorrerlo per riuscire a curare in tempi rapidi i malati e infine per contare i morti giornalieri.

Incalzante è ora anche il tempo che aspetta l’umanità, pressata dalle scadenze da rispettare prima che la salubrità del pianeta Terra raggiunga il punto di massima sostenibilità delle ferite che gli sono state inferte e giungere al capolinea, al suo massimo “punto di non ritorno”.

Sono tante le “spade di Damocle” che pendono sulla testa dell’umanità intera, vanno dalle pandemie al cambiamento climatico…passando per gli spettri di azzeramento delle capacità umana di autonomo discernimento.

È in tali frangenti, purtroppo negativi, avendo spesso perduto la possibilità di aggregarsi intorno a quelli positivi, che si percepisce la spiazzante condizione di  appartenere ad un sistema unico, informe e caotico, coeso solo come “massa non pensante” e  guidata dall’esterno, alla stregua di uno stormo di uccelli in volo o di un branco di pesci che virano in frazione di secondi, rispondendo tutti insieme ad un segnale di natura elettromagnetica che li attrae verso un punto che è fuori campo, che funge da grande attrattore fisico, attivando quella simultaneità che nel mondo delle particelle subatomiche è dettata da una impersonale entanglement.

Di fronte a tale scenario di uniformità che appiattisce, di conformità che azzera la vitalità dell’individuo, emergono gli studi prospettati dalla Scienza del caos, quelli che ci fanno capire come sia facile deviare verso un andamento caotico irreversibile, ma che suggeriscono anche come scampare dall’attrazione di un buco nero modificando i comportamenti finché si può continuare a ruotare su un ancora-propizio “orizzonte degli eventi”.

Per questo, quasi quale forma compensativa di tali temuti spettri, assurge alla massima gloria internazionale della cultura chi si prodiga per ricomporre quell’ordine sotteso al caos apparente, che già Pitagora considerava essere insito nei numeri posti a sostegno dell’armonia presente nel cosmo.

Emerge comunque che l’essere umano è, vivaddio, distinto dal numero, essendo egli un sistema complesso, un “universo pensante” soggetto anch’egli all’entropia come l’intero Universo, ma finché vive non è amorfo, è attivo e fattivo…è vitale e creativo, solo apparentemente-caotico come lo è la stessa natura, che si autoregola, che si rigenera e risorge!

Per questo nel momento della “ripresa dopo la pandemia” servono le idee innovative, servono gli slanci dettati da intelletti fervidi, che durante il tempo della pandemia non si sono adagiati, che hanno sviluppato riflessioni e propositi di rinnovamento, che hanno studiato come esserci su questa Terra, in che veste riemergere, opponendo una risposta positiva e propositiva alle forzate restrizioni che hanno limitato o annullato i naturali e proficui rapporti con il mondo esterno.

Per approfondimenti:

Marisa Grande, “Dimensione Tempo in un tempo…prima del tempo”, Mimose – carta di donna, 2004

Marisa Grande, “La precaria armonia del cosmo”, Besa 2012

Marisa Grande, “L’Uno e il molteplice”, Anxa luglio-agosto e settembre-ottobre 2014

Blog- https://synergeticart.wordpress.com

Regolarita’ nella dinamica sismotettonica

1° METODO:

LA VIBRAZIONE AD “ARMONICA SEI” E’ GENERATA DALL’ELETTROMAGNETISMO IRRADIATO DAI CENTRI DELLE CELLE GEOMAGNETICHE E GEOMORFOLOGICHE.

TERREMOTI NEL MONDO DAL 19 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE 2021
Concluso il ciclo originato con i movimenti sismici della Dorsale atlantica, l’area maggiormente interessata diviene quella pacifica.


2° METODO:

LA CORRELAZIONE TRA TERREMOTI AVVIENE SECONDO VETTORI SISMICI PERPENDICOLARI, CATETI DI TRIANGOLI RETTANGOLI GEODETICI.

3° METODO:

LA REGOLARITA’ DELLE CELLE GEOMAGNETICHE E GEOMORFOLOGICHE SI REALIZZA A DIFFERENTI SCALE DIMENSIONALI, SECONDO LA PROPORZIONALITA’ INSITA NEI SISTEMI FRATTALI.

TERREMOTI NELL’AREA EUROASIATICA DAL 16 AL 30 SETTEMBRE 2021

OGNI ELEMENTO IN NATURA CORRISPONDE AD UN SISTEMA DINAMICO COMPLESSO.

Uno dei principi basilari della Scienza del Caos implica il concetto che ogni elemento in natura corrisponde ad un un sistema dinamico complesso all’interno di una rete unitaria di elementi di diversa scala dimensionale, tutti corrispondenti a sistemi dinamici complessi e tutti tra loro interconnessi tramite flussi di energia che li fanno vibrare all’unisono.

Ogni sistema si compone di unità che, pur agendo indipendentemente l’una dall’altra, sono tra loro interconnesse e interdipendenti. Se pur autonome per caratteristiche e per funzioni, esse interagiscono tra loro e si sostengono a vicenda ai fini di salvaguardare l’equilibrio dell’intero sistema di appartenenza.

Trattandosi di sistemi dinamici, che rispondono con adeguata reattività a sollecitazioni interne ed esterne, ogni unità componente il suo insieme attiva comportamenti che apportano e richiedono continue modifiche di adattamento. Ciò rende complesso e instabile l’intero sistema -organico o inorganico che sia- conferendogli un equilibrio sempre precario, perché qualsiasi modifica apportata da un’unita richiede un conseguente riassetto dell’insieme del sistema complesso e quindi di tutte le unità interconnesse, con conseguente riesame delle proprie funzioni e del proprio equilibrio.

Partendo dalla microscala, dalla struttura atomica della materia inorganica o dalla cellula della materia organica, e ampliando il concetto alla macroscala fino a comprendere il tutto dell’insieme universale, ogni elemento, replicando strutture e funzioni dei sistemi complessi alle distinte scale dimensionali, con replicazioni formali di tipo frattale, compone la complessità dell’intero universo.

Il concetto relativo al sistema complesso è perciò reversibile e, comprendendo tanto la micro, quanto la macroscala, ogni sistema può rappresentare un distinto, ma interrelazionato e interagente, autoregolato e dinamico universo.

Anche l’essere umano, “universo tra gli universi”, si trova a doversi relazionare con un’infinità di sistemi, interni ed esterni al suo organismo complesso. Egli stesso partecipa con la propria energia vitale, con le vibrazioni del proprio campo biomagnetico alla formazione delle vibrazioni delle energie cosmiche, le quali, a loro volta, informano il suo campo energetico, formando il suo DNA biologico e psicologico.

Il mezzo di trasmissione che permette l’interazione fisica tra i distinti componenti cosmici, poiché permea tutto il macro-universo, si compone di onde di energia, prevalentemente elettromagnetica, la cui fluidità permette di attraversare lunghissime distanze e, interessando ogni elemento presente nel suo interno, sostiene e unifica la totalità di tutti i sistemi materici ed energetici proporzionalmente rapportabili ad esso.

Tale fluida struttura portante, composta da materia oscura e da energia oscura, entrambe variamente condensate in filamenti e nodi strutturati di materia-energia visibile e invisibile ai nostri occhi, esprime la complessità globale dell’Universo sintetizzandola in una interconnessa forma reticolare, che suggerisce che l’intero sistema macroscopico corrisponda ad una forma pluricellulare, spugnosa e vibrante come una “ragnatela cosmica“.

(Marisa Grande)

(per approfondimenti: http://www.anxa.it  Marisa Grande, Risonanze universali, Anxa rivista – Gennaio-febbraio 2014, pp. 6-9; Marisa Grande, SALENTO: la forma d’onda elettromagnetica marcata dalla geodesia a “tela di ragno” nella mini-celle geomagnetiche e geomorfologiche

Pubblicato su da synergeticart).